LIGNA.Circular 2025: l’economia circolare nel settore del legno

Il tema “Thinking in Circles” non è stato un semplice slogan, bensì la chiave di volta per innescare un nuovo dialogo, condividere buone pratiche, criticità e prospettive future per la valorizzazione/trasformazione delle materie prime. Stephanie Wagner – Project Manager di LIGNA presso Deutsche Messe AG, ha voluto far convergere sotto un unico tetto case history, tecnologie e servizi in grado di promuovere la circular value creation all’interno di un settore, quello della produzione dei semilavorati in legno, tradizionalmente lineare.
Workshop, tavole rotonde e dimostrazioni pratiche su:
- Strategie di progettazione di prodotti con contenuto di materiale riciclato;
- Soluzioni per il recycling loop, dalla selezione degli scarti fino alla produzione di pannelli e componenti strutturali;
- Innovazioni nei processi di sorting automatizzato, volte a rimuovere impurità quali plastica, metalli e materiali inerti.
Tecnologie di selezione
Una delle sfide principali per chi opera nel riciclo di pannelli a base legno è proprio la rimozione efficiente delle impurità. Sempre più aziende investono in sistemi di selezione avanzati (raggi X, infrarossi, magneti, separatori a correnti parassite) in modo da raggiungere un alto standard qualitativo .
Nel biennio 2020–2021, Fantoni SPA ha completato un impianto dimostrativo in grado di produrre MDF a tre strati con oltre il 50 % di fibra di legno riciclato nello strato centrale, mantenendo inalterate le prestazioni superficiali grazie a due strati esterni realizzati con legno vergine di qualità. L’innovazione è da ricercare nella nuova linea Plaxil 8, integrata con l’unità di pulizia “Recy” 1.
LIGNA Circular 2025 ha posto l'accento, inoltre, sull'importanza di progettare prodotti pensando al loro intero ciclo di vita, affrontando anche le sfide legate ai materiali compositi come i laminati, che spesso contengono colle e resine amino plastiche termoindurenti. Questi componenti rendono il riciclo più complesso, ma diverse soluzioni innovative sono emerse per affrontare tali problematiche.
In Francia, nell'ambito del progetto CISUFLO si stanno sviluppando tecnologie termomeccaniche, come l'esplosione di vapore, per estrarre le fibre di legno dai prodotti contenenti MDF o HDF, migliorando la riciclabilità dei laminati 2.
Partnership intersettoriali
Oltre però alle tecnologie, l’anima di LIGNA.Circular ha evidenziato come la creazione di community sia cruciale per connettere produttori di pannelli, consorzi di riciclo, progettisti e installatori. Ad esempio, l’acquisizione di Cartfer Urbania da parte di Egger ha portato alla nascita del primo centro di raccolta per il riciclo in Italia, potenziando il network internazionale di Egger Timberpak nel settore degli scarti in legno 3.
In questo contesto, le aziende che producono pannelli truciolari a Caorso (PC) possono ora contare su un approvvigionamento di 100 % legno riciclato, proveniente da una filiera integrata. L’investimento strategico ha permesso di:
- Garantire costanza di materia prima secondaria a basso costo;
- Ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto di rifiuti verso impianti esteri;
- Sviluppare sinergie con consorzi e centri di ricerca per l’analisi dei flussi di massa e l’ottimizzazione dei processi di trasformazione.
Composizione e certificazioni
Un nodo tecnico di particolare rilievo riguarda la certificazione forestale e le normative sulle emissioni. Dal punto di vista cromatico e meccanico, i pannelli a base di legno riciclato devono sottostare agli stessi requisiti di densità, modulo di elasticità e resistenza di quelli tradizionali.
Sul fronte delle certificazioni, gli operatori del settore guardano alle norme FSC e PEFC, ma anche ai requisiti di CE e CARB per le emissioni di formaldeide oppure PEFC 100 % per garantire la tracciabilità fino alla foresta 4.
Anche ALPI SPA, nella produzione di tranciati, ha ottenuto la certificazione FSC per le sue foreste in Camerun, grazie alla responsabile e sapiente gestione delle materie prime. Un impegno quello per la sostenibilità da sempre al centro della filosofia aziendale 5.
Vantaggi e criticità
L’impiego di materiali a base di legno riciclato apre a nuove opportunità:
- Riduzione dei costi;
- Buon equilibrio prestazionale;
- Ottime finiture;
- Possibile riciclo successivo.
Pur evidenziando diversi punti positivi, il percorso verso un’economia circolare nella lavorazione del legno presenta criticità che non possono essere ignorate:
- Variabilità qualitativa degli scarti: a seconda della provenienza (rifiuti post-consumo vs. rifiuti di processo), la composizione chimica e meccanica delle fibre riciclate può oscillare. Ciò si traduce in possibili differenze di resistenza a trazione o deformazioni igrometriche non omogenee.
- Normative in evoluzione: le soglie di contenuto riciclato richieste entro il 2030 (ad esempio, almeno il 50 % di materiale secondario nei pannelli di arredamento) impongono adeguamenti continui, sia tecnologici sia di compliance documentale.
Tuttavia, il rovescio della medaglia è mitigato dai benefici concreti: riduzione del consumo di legno vergine, minori emissioni di CO₂ correlate al trasporto di materia prima (anche fino al −20 % considerando le filiere corte), e possibilità di certificazione “green” che incrementa la reputazione aziendale.
Prospettive future
L’esperienza di LIGNA.Circular 2025 ha confermato che il settore del legno, pur essendo un ambito maturo e tradizionalmente legato a processi consolidati, sta evolvendo verso un modello in cui sostenibilità ed economia circolare non sono più elementi secondari, ma fattori competitivi strategici.
Nei prossimi anni, con un’ulteriore integrazione digitale (Industry 5.0 e blockchain) è plausibile si possa iniziare a tracciare ogni pannello dalla cernita alla consegna finale, superando le barriere dell’attuale filiera. Un tema chiave sarà l’ottimizzazione matematico-statistica dei flussi di rifiuto, ad esempio mediante algoritmi AI in grado di prevedere la qualità delle fibre riciclate a partire dalla composizione di lotti di raccolta eterogenei. Simultaneamente, la domanda si orienterà verso materiali sempre più performanti, con livelli di formaldeide < 0,04 ppm (classi E0), spingendo i produttori a sperimentare nuovi leganti bio-based e vernici all’acqua a emissioni prossime allo zero.
Ecco cosa ci si può ancora aspettare:
- adozione di processi di riciclo end-to-end, partendo dalla cernita presso la filiera locale fino al prodotto finito certificato;
- collaborazione con istituti di ricerca per sviluppare materiali compositi avanzati (ad esempio, MDF “ibridi” con nanotecnologie per migliorare la resistenza all’umidità);
- comunicazione chiara sulla gestione ecologica, magari utilizzando QR-code su ogni pannello per consentire al cliente finale di accedere in tempo reale ai dati di riciclo e alle emissioni evitate.
Così facendo, la filiera del legno potrà rispondere con efficacia ai prossimi stimoli regolatori e di mercato, trasformando l’economia circolare da mera aspirazione ad una visione concreta.
Fonti
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